Angelo Torchi

(Massa Lombarda, 1856 –  Ravenna, 1915)

Trasferitosi nel 1874 a Firenze e conclusi gli studi al liceo artistico, studia dapprima con Lorenzo Gelati, e poi, stabilitosi brevemente a Napoli, con Alceste Campriani, orientandosi a una pittura di paesaggio fresca e luminosa meditata sul vero. Vicino all’ambiente macchiaiolo, a Firenze conosce Diego Martelli e stringe significativi rapporti di lavoro e amicizia con Silvestro Lega e Telemaco Signorini, esponendo con loro e altri alla Prima Mostra Livornese del 1886. Nel 1889 compie un viaggio a Parigi per visitare l’Exposition Universelle, dove aveva inviato tre quadri, poi a Londra, sulle tracce delle novità  dell’arte internazionale. A Genova nel 1890, insieme a Plinio Nomellini e Giorgio Kienerk, con i quali lavora intensamente en plein air, si dedica al Divisionismo di matrice puntinista, sempre privo di qualsivoglia tematica umanitaria, esponendo in seguito con i maggiori protagonisti della nuova pittura, di cui si guadagna la stima. Dalla metà  degli anni novanta, la tensione verso il Divisionismo si allenta in favore di una pennellata più ampia e materica.

Nella collezione
Grano al sole o Granturco sull’aia - Torchi