Antonio Discovolo

Antonio Discovolo (Bologna, 1874 – Bonassola, 1956)

Dopo la prima formazione a Pisa, dal 1890 al 1893 Antonio Discovolo studia all’Accademia di Belle Arti di Firenze sotto la guida di Giovanni Fattori, per proseguire il percorso a Lucca fino al 1896 con Luigi Norfini. È questo il periodo in cui stringe amicizia con il collega Amedeo Lori e frequenta a Torre del Lago la casa di Giacomo Puccini, ritrovo di intellettuali e artisti, entrando in contatto con Lorenzo Viani e Plinio Nomellini. Durante un soggiorno a Marina di Pisa visita Nino Costa, che ammira per l’approccio verista e lirico al paesaggio. Stabilitosi a Roma nel 1899 esordisce nel 1900 agli Amatori e Cultori e l’anno successivo espone in città alla mostra di ‘In Arte Libertas’, gruppo promosso dallo stesso Costa. Inseritosi nel contesto romano conosce Enrico Lionne, Giacomo Balla e Camillo Innocenti volgendosi alla scomposizione del colore. Vicino agli esiti di Lionne per la ricercata raffinatezza dei toni e l’elegante tratto filamentoso, il divisionismo di Discovolo guarda altresì al naturalismo segantiniano e pellizziano pur mantenendo sempre un carattere di spiccata originalità. Elementi peculiari della sua maniera sono la pennellata ampia e fresca e la tavolozza luminosa e trasparente capaci di coniugare aderenza al vero e poetiche divagazioni. Le prime opere divisioniste risalgono al 1903, quando con Lori e Llewelyn Lloyd Discovolo lavora nei dintorni di La Spezia. Suggestionato dalla bellezza del territorio, nel 1907 si trasferisce dapprima a Manarola e poi a Bonassola, dipingendo borghi, pinete e marine di tersi chiarori e inediti cromatismi. Dalla seconda metà degli anni Dieci abbandona progressivamente il divisionismo accogliendo echi simbolisti, mentre negli anni Venti si orienta ad un nuovo plasticismo di stampo novecentista. All’attività strettamente pittorica Discovolo affianca quella di illustratore. Pregevole incisore, collabora con le riviste “L’Eroica” e “Novissima” realizzando grafiche dal sapore liberty e secessionista. Oltre alla costante adesione alle collettive romane degli Amatori e Cultori e alle promotrici genovesi, Discovolo presenzia con assiduità alle biennali veneziane dal 1903 al 1930, celebrato nel 1912 da una personale nella sala ligure. Nel 1906 partecipa alla Mostra Nazionale di Belle Arti nell’ambito dell’Esposizione Internazionale di Milano. Fra il 1912 e il 1916 interviene alle quattro rassegne della Secessione romana. Del 1922 è la prima personale alla Galleria Pesaro di Milano, cui ne seguono altre cinque, l’ultima nel 1938. Ulteriori mostre individuali si segnalano a Genova, Biella, Firenze, Chiavari, Lecco, Sanremo, Busto Arsizio, Bergamo e Torino.

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