Daniele Ranzoni

(Intra, 1843 – 1889)

Fin da giovanissimo versato alla pittura, frequenta ancora bambino lo studio del pittore Luigi Litta a Intra, per iscriversi nel 1856 all’Accademia di Belle arti di Brera, dove conosce Medardo Rosso, Tranquillo Cremona e Mosè Bianchi Dal 1857 al 1862 a Torino per frequentare l’Accademia Albertina, ritorna poi a Brera per proseguire gli studi sotto la guida di Giuseppe Bertini. A stretto contatto con Cremona, dal 1870 Ranzoni orienta progressivamente la sua pittura ad uno stile profondamente antiaccademico caratterizzato da una pennellata sfatta e luminosa, che diventa la cifra stilistica della nascente scapigliatura. Nel 1872 espone a Brera e alla Famiglia Artistica. A Intra dal 1873, frequenta assiduamente la dimora del principe Pierre Troubetzkoy, divenendo istitutore dei suoi figli e inserendosi nell’ambiente aristocratico e cosmopolita del paese. Invitato da Lord Paget a Londra, si reca in Inghilterra fra il 1877 e il 1879, dedicandosi alla ritrattistica. Deluso dalla mancata ammissione di due dipinti all’annuale esposizione della Royal Academy, torna in Italia, vivendo e lavorando fra Intra e Milano. Colpito da crisi nervose, nel 1885 viene ricoverato a Novara, ma continua a dipingere per quattro anni. Nel 1890 è celebrato da una retrospettiva alla Permanente di Milano organizzata da Vittore Grubicy.

Nella collezione
Ritratto di Ettore Nicò - Ranzoni