Giuseppe Carozzi

(Milano 1864 – Montecarlo 1938)

Dopo gli studi liceali a Milano, Giuseppe Carozzi si iscrive dapprima alla facoltà  di Medicina per poi passare a Giurisprudenza, seguendo al contempo corsi di disegno. Nel 1886 rimane profondamente suggestionato da alcune opere di Antonio Fontanesi – che era morto nel 1882 – e decide di dedicarsi alla pittura di paesaggio studiando sotto la guida del suo allievo Riccardo Pasquini. Trasferitosi a Bologna per completare gli studi universitari, è allievo di Augusto Sezanne e dipinge dal vero nella campagna emiliana. Nel 1889 torna a Milano, dove nello stesso anno partecipa all’Esposizione Permanente e nel 1891 alla Triennale di Brera. Conosciuto Leonardo Bazzaro, con lui si reca sovente a disegnare e dipingere sul motivo , dapprima a Chioggia, e poi sulle Alpi, avvicinandosi a un divisionismo materico rimeditato sui modi di Eugenio Gignous, Filippo Carcano e Giovanni Segantini. I frequenti viaggi all’estero lo pongono in contatto con le contemporanee novità  dell’arte europea, favorendo una veloce evoluzione della sua pittura. Riceve importanti consensi nazionali e internazionali, fra cui l’ambito Premio Fumagalli alla Triennale di Milano del 1897 e la medaglia d’argento all’Exposition Universelle di Parigi del 1900. Nel 1912 la Biennale di Venezia gli dedica un’importante personale.

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