Fondazione Cassa di Risparmio di Tortona

DIVISIONISMO. 2 COLLEZIONI

GAM | Galleria d’Arte Moderna di Milano

19 novembre 2021 – 6 marzo 2022

In questa occasione è stato presentato il volume di Giovanna Ginex

ALBUM del DIVISIONISMO

«Mais d’abord que sont ces ‘divisionnistes’?»

in libreria dal 30 novembre per Electa

cartonato – 30×24 – 208 pp.- 150 ill. a colori

Dove:

GAM | Galleria d’Arte Moderna di Milano
Via Palestro 16 – 20121 Milano
http://www.gam-milano.com
c.gam@comune.milano.it
+39 02 884 45943

Orari:

Martedì – Domenica 10.00 – 17.30
Lunedì chiuso
(ultimo accesso un’ora prima dell’orario di chiusura)

Biglietti:

Incluso nel biglietto di ingresso al museo. Intero 5 euro, ridotto 3 euro

Ingresso gratuito il primo e il terzo martedì del mese dalle ore 14.00

Il biglietto cumulativo offre l’ingresso libero a tutti i Musei Civici per tre giorni (un ingresso in ogni museo). In vendita online (senza costi di prevendita) e nelle biglietterie a 12 euro.

Ingresso gratuito con Abbonamento Musei Lombardia

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www.gam-milano.com
IG @gam_milano
FB @galleriadartemodernamilano

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#Divisionismo2Collezioni

La GAM | Galleria d’arte Moderna di Milano e la Fondazione Cassa di Risparmio di Tortona presentano un appuntamento espositivo dedicato al confronto tra opere e artisti di ambito divisionista presenti nelle due collezioni. Una selezione puntuale di confronti tra le opere della Pinacoteca tortonese, che da vent’anni accoglie la ricca collezione della Fondazione, e quelle della GAM di Milano, custode di numerosi capolavori divisionisti e sede, nel corso degli anni, di importanti mostre dedicate agli artisti che sperimentarono e condivisero questa tecnica pittorica e la sua poetica.

La mostra DIVISIONISMO. 2 COLLEZIONI, curata da Giovanna Ginex in collaborazione con GAM, si è tenuta dal 19 novembre 2021 al 6 marzo 2022 e fa parte del programma espositivo del Comune di Milano. Attraverso trenta opere, allestite in cinque sale della GAM, l’esposizione ha inteso mettere a fuoco gli elementi caratterizzanti l’esperienza divisionista, i suoi protagonisti e gli artisti che furono loro sodali, presenti nelle due collezioni: Giacomo Balla, Leonardo Bistolfi, Umberto Boccioni, Giulio Branca, Luigi Conconi, Tranquillo Cremona, Carlo Fornara, Giuseppe Grandi, Emilio Longoni, Angelo Morbelli, Plinio Nomellini, Giuseppe Pellizza, Gaetano Previati, Attilio Pusterla, Daniele Ranzoni, Giovanni Segantini, Giovanni Sottocornola, Paolo Troubetzkoy.

Milano è stata una città chiave per il Divisionismo: qui studiarono molti dei suoi interpreti, qui molti di loro trovarono ispirazione per opere di denuncia sociale, qui esposero per la prima volta alla Triennale di Brera del 1891. Le tele ambientate a Milano – città a quel tempo in piena crescita industriale e caratterizzata da profondi cambiamenti urbanistici, architettonici e sociali – divennero inoltre per i divisionisti spazi in cui indagare il tema e le icone della contemporaneità̀, del progresso e delle antiche e nuove marginalità̀.

La mostra nasce a partire dal desiderio di offrire un nuovo sguardo “dall’interno” sul Divisionismo e anzi sui Divisionismi, desiderio che ha portato la Fondazione Cassa di Risparmio di Tortona a promuovere una nuova e originale pubblicazione: Album del Divisionismo di Giovanna Ginex, in uscita in libreria per Electa in concomitanza con la mostra. Il volume, riccamente illustrato e impreziosito dalle tavole originali di Anna Masini, raccoglie le parole e le testimonianze dirette degli stessi artisti del Divisionismo, dei critici, della stampa italiana e straniera del tempo. La pubblicazione riflette alcuni dei capisaldi della Pinacoteca di Tortona: il dinamismo, la ricerca di nuovi linguaggi, la creatività, il dialogo intergenerazionale, il coinvolgimento del visitatore. Vi trovano spazio le fonti del Divisionismo, i materiali coevi dei principali artisti, gli articoli e le immagini dei giornali del tempo: saranno cioè i protagonisti di quell’epoca e i loro contemporanei a prendere la parola per confrontarsi, talvolta anche con ironia e leggerezza e con “abiti d’epoca”, con i lettori e i visitatori contemporanei. Una narrazione senza alcun filtro, che attinge ai momenti vivificanti del fermento artistico, in quel terreno di sperimentazioni e innovazione in cui si andava costruendo l’identità del Divisionismo.